A partire dai 50 anni è consigliabile sottoporsi ad una colonscopia in via preventiva. La colonscopia viene eseguita con un previo lavaggio intestinale che ripulisce a fondo l’intestino, eliminando però anche batteri “buoni” che vivono al suo interno.
Che impatto ha la colonscopia sulla flora intestinale?
La colonscopia viene consigliata, come esame preventivo, a partire dai 50 anni e ha lo scopo di controllare eventuali alterazioni di tessuto a livello intestinale, più precisamente a livello dell’intestino crasso. La pulizia intestinale è fondamentale per la preparazione a questo esame, in quanto consente una migliore visuale delle pareti interne. Infatti, la condizione dell'intestino può essere constatata in modo attendibile solo se esso è completamente vuoto. Pertanto, come preparazione alla colonscopia vengono ingeriti dei lassativi (lavanda) insieme ad una abbondante quantità di liquidi, in modo da liberare completamente l'intestino. Una pulizia intestinale comporta una temporanea alterazione della flora batterica naturale che si riduce di circa il 30 %, durante la preparazione ad una colonscopia. A causa di ciò possibili germi estranei possono penetrare più facilmente nell’intestino. Inoltre, dopo quest’esame, con una flora batterica pressoché inesistente, è possibile avvertire disturbi di vario genere, anche settimane dopo. Per ripristinare questa situazione di disbiosi è possibile assumere probiotici specifici e ripopolare così la flora intestinale.Ecco cosa pensano i nostri clienti